PSICOLOGIA PSICOSOMATICA – Lo psicologo con uno sguardo in più
La vita nella società odierna richiede di orientarsi nella carriera e nelle relazioni, di risolvere costantemente problemi complessi, ma anche di fare i conti con vissuti dolorosi antichi e recenti. Questo continuo sforzo può avere un impatto negativo sul benessere mentale, emotivo e corporeo, soprattutto nei momenti di particolare stress.
Qual è il focus?
Il nostro lavoro mira a costruire una visione d’insieme su “chi è” la persona e come si adatta al suo sistema di vita, integrando tutte le componenti della sua storia personale, clinica e corporea.
La nostra sensibilità clinica presta attenzione a diversi aspetti dell’insieme: variabili psico-emotive e contestuali (cultura, relazioni, fasi di sviluppo, ambiente), reclutando nel processo di cura dimensioni implicite importanti, come gli schemi motori propri al soggetto, che racchiudono informazioni sulla sofferenza psico-somatica della persona, sulle sue risorse e sulle potenzialità di cambiamento nel lavoro clinico.
Come fare?
Il modello della Psicologia Psicosomatica unisce all’approccio psicologico tradizionale una specifica attenzione alle componenti somato-psichiche nel progetto di cura, integrando questo approccio ampiamente focalizzato sulla parola con altre chiavi di lettura.
Nel nostro lavoro promuoviamo l’ascolto e la comprensione delle sensazioni e degli stati del corpo. La possibilità di sviluppare una maggiore competenza somatica (Somatic Competence®), da usare nella vita. È la capacità di contattare il proprio modo di stare dentro il corpo, affinando le proprie sensazioni intelligentemente, chiarificandone i segnali per adottarli come orientamento di sé nel mondo. È un processo che implica il cominciare a sentire chi si è, come si sta nel proprio corpo e con l’altro.
Di che cosa si occupa la Psicologia Psicosomatica?
La Psicologia Psicosomatica è un modo di approcciarsi alla cura.
Nella concezione comune, quando si parla di psicosomatica si tende a pensare a quei disturbi in cui la sofferenza psichica inelaborata o inelaborabile provoca una sintomatologia fisica. Sebbene ci occupiamo anche della gestione dei Disturbi da Somatizzazione, detti “psicosomatici”, e alle diagnosi di ipocondria/ansia da malattia, il modello di Psicologia Psicosomatica, non si limita esclusivamente a quest’area. Piuttosto, ci occupiamo di tutte le condizioni del malessere psicologico, fisico e ambientale.
Più nello specifico, è possibile individuare tre campi di intervento:
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- Il paziente con sintomi psicologici “classici” (ansia, depressione, panico,…) ma anche che si trova in uno stato di sofferenza o desiderio di lavorare su di sé. L’approccio psicosomatico si applica in questi casi poiché ogni fenomeno che riguarda l’individuo è intrinsecamente psico-somatico, se inteso alla luce dell’impossibilità di scindere queste due dimensioni. Il nostro corpo, continuamente attivo, registra come una spugna ciò che ci accade e lo memorizza sotto forma di schemi motori, tensioni muscolari, viscerali e segnali biochimici nel continuo e meraviglioso sforzo di mantenere un equilibrio. A volte un carico troppo elevato di stress può incrinare la capacità di farvi fronte. Lo sviluppo della competenza somatica consente di accogliere i segnali impliciti registrati nel corpo per tradurli in consapevolezza e azioni che sostengano il ripristino naturale dell’equilibrio.
- Con l’adolescente e il giovane adulto che si trovano nel pieno del delicato processo di costruzione identitaria. Quando la soggettività in divenire fatica a ingranare, non trova senso e percorso questa impasse si manifesta, ad esempio, in difficoltà scolastiche, difficoltà di orientamento, disagio giovanile. In questi casi attiviamo il modello della comunità “virtuale” in cui il paziente viene calato all’interno di un contenitore terapeutico che attraverso diverse tipologie di intervento (es. home visiting, laboratori esperienziali) ricostruisce consapevolezze e garantisce un senso di continuità psichica.
- Con la persona affetta da malattie organiche di varia natura (sclerosi multipla, tumore, malattie autoimmuni, e molte altre). Perché? La malattia causa ricadute molto importanti su molteplici dimensioni della vita dell’individuo. Il soggetto si trova a dovere ripensare a chi è, alle sue prospettive di vita future, ad affrontare cambiamenti a livello lavorativo, relazionale e familiare. Inoltre, non è possibile affrontare stati dolorosi e/o fastidiosi senza che questi impattino sulla sfera emotiva. La patologia organica necessita quindi di un supporto per fronteggiare la sofferenza psicologica che ne deriva. Non solo, essa può costituire un’occasione preziosa per mettere in discussione vari aspetti della propria vita e lavorare in un’ottica di promozione della salute psico-fisica, di comprensione e di cambiamento coerente con chi si è.
Psicosomatologo e medico?
All’interno di un processo di cura che tenga in considerazione l’individuo nella sua globalità e complessità, se necessario, lavoriamo con altre figure (ad esempio fisioterapisti, medici, osteopati, dietologi). Il lavoro con il corpo portato avanti dallo psicosomatologo non si sostituisce assolutamente a quello del medico, ma opera in un’ottica di complementarietà. In questi casi creiamo una rete mantenendo aperte le comunicazioni, al fine di renderle pienamente comprensibili a tutti i soggetti coinvolti. Ricostruiamo la memoria storico-clinica dei nostri pazienti orientandoli nel processo di cura, per facilitare l’assunzione di un ruolo attivo e consapevole nelle proprie scelte e nei propri progressi.
Siamo sempre in contatto con medici specializzati: sappiamo di non poter trattare tutto, di conseguenza gestiamo con etica la costruzione di invii idonei alla situazione dello specifico paziente.
Un approccio globale all’individuo
L’esposizione prolungata allo stress quotidiano altera il nostro equilibrio psico-biologico e tutto quello che dipende da esso: relazioni, carriera, obiettivi. Allo stesso tempo, i continui adattamenti ai quali il nostro corpo va incontro influiscono sul modo di “funzionare nella vita”: malattie o intolleranze alimentari, per esempio, coinvolgono il nostro stare nel corpo stesso e il tono dell’umore.
Lo psicosomatologo considera la complessità bio-psico-sociale di ognuno e aiuta i nostri clienti a riprendere un contatto autentico con le necessità del proprio corpo e della propria mente, valorizzandone e portandone a piena consapevolezza le sinergie. La Psicologia Psicosomatica unisce la tradizione psicologica, ai recenti modelli neurobiologici e a strumenti innovativi di valutazione. Questo ci permette di intervenire direttamente sull’insieme “mente-corpo” attraverso una sinergia unica fra diverse discipline di cura complementari che, in équipe, applichiamo e studiamo quotidianamente (naturopatia, kinesiologia, osteopatia, medicine tradizionali).